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Ozonoterapia

OSSIGENO-OZONOTERAPIA

La nostra Equipe:

dr. Francesco MARINO

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Che cos’è l’ozonoterapia?

L’ozonoterapia, o più correttamente l’ossigeno-ozonoterapia, è un trattamento medico che utilizza una miscela di ossigeno e ozono come agente terapeutico per trattare una vasta gamma di malattie. Il razionale di impiego si basa sul concetto che basse concentrazioni di ozono possono rivestire importanti funzioni sulla cellula e numerosi sono stati i meccanismi d’azione dimostrati che confermano questa evidenza clinica

 

Applicazioni cliniche

Le patologie sensibili al trattamento con ossigeno-ozono possono essere classificate in tre categorie secondo la Medicina Basata sulle Evidenze (EBM). I livelli di evidenza selezionati nell’ozonoterapia sono stati classificati come:

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Impieghi con Evidenza di tipo A:

Basata su revisioni sistematiche con trials controllati randomizzati, revisioni sistematiche con omogeneità di studi di coorte oppure revisioni sistematiche con omogeneità di studi caso-controllo.

  • Malattie della colonna vertebrale: ernia discale, protrusioni discali, discopatie, sindrome delle faccette ar- ticolari.

  • Gonartrosi e condromalacia rotulea.
     

Impieghi con Evidenza di tipo B:

Basata su trials controllati randomizzati individuali, studi di coorte o di caso-controllo.

  • Patologie ortopediche: osteoartrite localizzata, tendinopatie, sindromi canalicolari degli arti. Piede diabetico.

  • Ulcere cutanee e ustioni.

  • Ischemie degli arti.

  • Malattie infettive cutanee acute o croniche causate da batteri, virus e funghi.

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Impieghi con Evidenza di tipo C:

Basata su opinioni di esperti senza valutazioni critiche esplicite, case report, fisiologia, ricerche di laboratorio, epidemiologia descrittiva.

  • Astenia correlata al cancro. L’ozonoterapia, associata alla terapia convenzionale, può diminuire gli effetti collaterali della terapia oncologica, accelerare e migliorare i risultati. Pertanto, l’ossigeno-ozono è da considerarsi terapia di supporto. Inoltre ai dosaggi impiegati nella terapia infiltrativa l’ozono non può indurre mutazioni oncogene.

  • Asma bronchiale.

  • Sindromi dolorose quali emicrania e fibromialgia.

  • Sindrome da fatica cronica.

  • Malattie autoimmuni: sclerosi multipla, artrite reumatoide, malattie infiammatorie croniche intestinali, sindrome di Raynaud.

  • Malattie del fegato: epatite A, B, C.

  • Malattia infiammatoria cronica dell’intestino.

  • Demenza senile, M. Alzheimer.

  • Sepsi grave e disfunzione multi organo.

  • Malattie polmonari quali enfisema, fibrosi polmonare, sindrome da distress respiratorio acuto, BPCO.

  • Oftalmologia: retinopatia diabetica, degenerazione maculare senile, retinite pigmentosa, glaucoma cro- nico.

  • Panniculopatia edemato-fibrosa (cellulite).

  • Sindrome del Tunnel Carpale.

  • Trattamento della carie ed altri disturbi a livello dentale.

 

Quali sono i vantaggi dell’ossigeno-ozonoterapia?

Le proprietà dell’ozono sono molteplici:

  • Azione antibatterica e antivirale

  • Azione antinfiammatoria e antiedemigena per riduzione di sostanze pro-infiammatorie, stimolazione della neoangiogenesi e aumento della produzione di enzimi antiossidanti

  • Azione antidolorifica per inattivazione dei mediatori algogeni  e induzione alla produzione di endorfine

  • Incremento della produzione dei metaboliti responsabili del rilascio di ossigeno ai tessuti (2,3 difosfoglicerato) e aumento della deformabilità dei globuli rossi.

Il trattamento con ossigeno-ozonoterapia consente di sfruttare l’azione antinfiammatoria e antidolorifica della miscela, è un trattamento sicuro, di rapida esecuzione e privo di effetti collaterali.

Occorrono circa 15-30 giorni per avvertire i benefici del trattamento. 

 

L’ossigeno-ozonoterapia è dolorosa o pericolosa?

Il trattamento si esegue in ambulatorio, dura pochi minuti, è sicuro, adatto a tutti e non ha effetti collaterali.

 

Controindicazioni

La somministrazione di ozono è controindicata:

  • in Associazione contemporanea con altri medicamenti (nella stessa siringa o flacone) per l’effetto ossidante della miscela.

  • Deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) (nella somministrazione sistemica).

 

Sono previste norme di preparazione?

Non sono previste norme di preparazione; è  necessario presentarsi alla prima seduta di trattamento con documentazione idonea: visita del medico inviante e, qualora se disponesse, esame di Risonanza Magnetica o eventualmente TAC.

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