TPLA: ABLAZIONE LASER TRANSPERINEALE
-
dr. Dimitrios CHOUSSOS responsabile dell'Unità Operativa di Urologia all'Istituto di Cura CITTA' DI PAVIA
Che cos'è e a cosa serve la TPLA?
L’ablazione laser interstiziale transperineale ecoguidata, denominata TPLA, è una metodica innovativa che permette di trattare con successo i sintomi legati all’iperplasia benigna della prostata, come l’alta frequenza minzionale e un flusso urinario debole, l’incompleto svuotamento della vescica, il dolore e il bruciore durante la minzione
Quali sono i sintomi dell'Ipertrofia Prostatica Benigna?
L:'IPB provoca sintomi che interessano il tratto urinario inferiore e che possono essere suddivisi in tre gruppi. Quelli della fase di riempimento sono l'aumentata frequenza della minzione durante il giorno, la nicturia (ossia il doversi svegliare di notte per andare in bagno), l'urgenza minzionale (un bisogno impellente di urinare difficile da controllare) e la perdita involontaria di urina (incontinenza urinaria). I sintomi della fase di svuotamento invece sono: un flusso di urina lento e ridotto, un getto a spruzzo o biforcuto, esitazione (cioè difficoltà a iniziare la minzione, con ritardo dello svuotamento in avvio) e minzione con sforzo, necessario sia a cominciare sia a mantenere il flusso. Infine, vi sono i sintomi post minzione, di cui fanno parte la sensazione di svuotamento incompleto della vescica e lo sgocciolamento post minzione.
In caso di ipertrofia prostatica benigna, non necessariamente questi sintomi sono presenti tutti insieme. Per valutare la gravità dei sintomi, oltre al colloquio diretto, si può far compilare al paziente un questionario; in base alla gravità dei sintomi si decide se al paziente deve essere consigliato un trattamento con farmaci o chirurgico.
Come si effettua la TPLA?
La TPLA impiega un laser a bassa potenza (solo 3 watt) e un piccolo ago, l’accesso ecoguidato è percutaneo transperineale - attraverso la cute del perineo, tra la base dei testicoli e l’ano -, perciò permette di preservare l’uretra, a differenza di quanto accade con le tecniche più tradizionali che impiegano un approccio transuretrale.
La termoablazione laser consiste nella distruzione del tessuto prostatico in eccesso, provocando una necrosi coagulativa.
Quali sono i vantaggi della TPLA?
L’intervento, della durata di 60 minuti, si pratica in anestesia locale ed è indolore
Con l'utilizzo di tale procedura vengono azzerati i tipici effetti collaterali, come ad esempio, incontinenza urinaria e sanguinamento. Ecco perché è una procedura mininvasiva particolarmente indicata per chi non può sospendere la terapia con anticoagulanti in previsione dell’intervento.
Il trattamento fototermoablativo percutaneo abbassa notevolmente anche il rischio di complicanze correlate all’approccio transuretrale, tra cui anche la stenosi dell’uretra e non preclude l’esecuzione di eventuali trattamenti successivi.
Rispetto alle tecniche standard, viene garantita maggiore sicurezza grazie alla mininvasività della procedura. Si abbassano notevolmente i rischi di complicanze e si preserva una vita sessuale nel paziente affetto da questa patologia, che ricordiamo non colpisce solo gli anziani. Con le tecniche adottate fino ad oggi esisteva il rischio concreto di incorrere nell’eiaculazione retrograda, che non permette al liquido seminale di fluire correttamente verso l’esterno”.
L’ablazione TPLA non solo si è dimostrata una valida alleata per trattare precocemente, in maniera sicura e indolore i sintomi caratteristici quanto insidiosi dell’IPB, ma permette anche di procrastinare interventi chirurgici più invasivi, che possono invece essere programmati in età più avanzata.